La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato al telefono con Donald Trump, Volodymyr Zelensky e Mohamed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti. "Al centro delle tre telefonate, la guerra in Ucraina", così si legge in una nota di Palazzo Chigi. Le telefonate di Meloni fanno seguito alle ultime iniziative della Casa Bianca per il raggiungimento di un accordo per la cessazione del fuoco in Ucraina: l'incontro tra Steve Witkoff e Vladimir Putin al Cremlino, da Trump definito "produttivo"; l'annuncio della disponibilità del presidente americano all'incontro con Putin e Zelensky. Gli Emirati Arabi sono stati indicati come luogo adatto ai negoziati: lo ha detto il capo del Cremlino al termine di un incontro con il presidente emiratino Mohamed bin Zayed Al Nahyan. La presidente si augura un "percorso negoziale che garantisca una pace giusta e duratura". Zelensky ha commentato l'esito della telefonata in un post su X: "Una conversazione positiva, durante la quale è stata condivisa una visione comune". E ha aggiunto: "Giorgia sostiene con fermezza che i leader europei devono essere coinvolti negli sforzi diplomatici insieme agli Stati Uniti per stabilire la pace. Questa guerra si sta svolgendo nel continente europeo, l'Ucraina si sta avvicinando all'adesione all'Ue, l'Unione Europea parteciperà alla ricostruzione del nostro Paese dopo la guerra. Ecco perché la voce dell'Europa deve assolutamente essere presa in considerazione". Zelensky ha infine ribadito che gli sforzi saranno coordinati alle iniziative degli Stati Uniti di Trump. Nella conversazione telefonica con il presidente emiratino Zayed Al Nahyan Meloni ha parlato anche di Gaza: la premier ha ribadito la necessità "di una cessazione immediata delle ostilità, del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e di un accesso degli aiuti pieno e senza ostacoli per porre fine all'ingiustificabile crisi umanitaria in corso nella Striscia".
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