Il mezzo inchino del leader del Cremlino al presidente statunitense. “Ma il prossimo incontro sarà da noi”. Lo Zar Alessandro II vendette la regione a Washington per una cifra irrisoria 160 anni fa e ora i nazionalisti russi la richiedono indietro. Una scelta simbolica quasi a “dimostrare che i confini possono cambiare”
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