Ieri è iniziato un nuovo round dei negoziati tra Stati Uniti e Ucraina per arrivare a un accordo di cessate il fuoco con la Russia. I colloqui della “shuttle diplomacy” dell'Amministrazione Trump proseguiranno oggi con gli emissari di Vladimir Putin. Ma le aspettative sono basse. La Russia vuole limitare le discussioni al Mar Nero in una replica dell'accordo che era stato raggiunto all'inizio della guerra per assicurare l'uscita del grano ucraino verso il resto del mondo. Steve Witkoff, l'inviato speciale di Trump per la Russia, si è mostrato molto ottimista su "un cessate il fuoco sulle navi tra i due paesi. Da lì, ci muoveremo naturalmente verso un cessate il fuoco totale". Sono David Carretta e questa è un estratto della newsletter Europa Ore 7 di lunedì 24 febbraio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo. Se vuoi riceverla ogni lunedì mattina alle 7 puoi iscriverti qui In una serie di interviste, Witkoff ha ripetuto la propaganda della Russia sulla guerra e si è detto disponibile a lasciare a Mosca i cinque oblast che si è annessa con falsi referendum. "Sono di lingua russa. Ci sono stati referendum in cui la stragrande maggioranza della gente ha indicato di voler essere sotto il dominio russo", ha detto Witkoff in un'intervista al podcaster di estrema destra, Tucker Carlson. Nel frattempo Emmanuel Macron ha convocato giovedì 27 marzo a Parigi i paesi che formeranno la coalizione dei volenterosi per le garanzie di sicurezza all'Ucraina. Dovrebbe essere il momento chiave per la costituzione di un contingente militare che dovrebbe proteggere un eventuale accordo di pace tra Russia e Ucraina. Negli ultimi giorni Lituania e Repubblica ceca hanno annunciato pubblicamente di essere disponibili a inviare soldati sul terreno. Ma la determinazione di Macron di avere “boots on the ground” sembra venir meno. Durante il Consiglio europeo di giovedì il presidente francese ha lasciato intendere ai suoi interlocutori che non invierà soldati senza il consenso della Russia. Macron ha anche chiesto al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, se era possibile organizzare una missione di peacekeeping dell'Onu. Guterres si è detto scettico.
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