Nonostante quanto annunciato ieri dopo la telefonata tra il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, l'esercito russo ha continuato ad attaccare l'Ucraina colpendo anche le infrastrutture energetiche di Kyiv. Ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "Ci sono circa 40 droni nel nostro cielo, la difesa aerea è in funzione. Purtroppo, ci sono anche danni alle infrastrutture civili. Un raid diretto da parte di uno in un ospedale di Sumy, attacchi alle città della regione di Donetsk, droni d'attacco in questo momento nei cieli delle regioni di Kiev, Zhytomyr, Sumy, Chernihiv, Poltava, Kharkiv, Kirovohrad, Dnipropetrovsk e Cherkasy. Sono questi attacchi notturni della Russia a distruggere il nostro sistema energetico, le nostre infrastrutture e la vita normale degli ucraini. E il fatto che questa notte non abbia fatto eccezione dimostra che dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia affinché raggiunga la pace". Anche l'esercito ucraino ha continuato l'attacco in territorio russo. Il ministero della Difesa russo ha reso noto che l'esercito russo ha abbattuto 57 droni ucraini lanciati verso le regioni di Orël, Tula, Bryansk, Kursk e nelle zone del Mar d'Azov. Nella regione di Krasnodar, a est del confine con l'Ucraina, un droni ha colpito un deposito di petrolio e ha provocato un vasto incendio, che però è stato spento e non ha causato vittime. L'inviato speciale del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff, ha dichiarato in un'intervista a Fox News che i colloqui per un cessate il fuoco continueranno domenica nella città saudita di Gedda. Witkoff ha parlato in particolare della tregua sulle infrastrutture energetiche e sugli obiettivi nel Mar Nero: "Penso che entrambi siano ora concordati dai russi. Sono certamente fiducioso che gli ucraini saranno d'accordo", ha detto. Ha inoltre aggiunto che il cessate il fuoco di 30 giorni tra Russia e Ucraina concordato dal presidente americano Donald Trump e da quello russo Vladimir Putin, ma non ancora accettato da Kyiv, riguarderebbe l'energia e "le infrastrutture in generale". Volodymyr Zelensky ha dichiarato che "l'Ucraina è pronta a compiere i passi necessari, ma ora deve essere la Russia a dimostrare la sua volontà, perché è proprio la Russia a prolungare la guerra e a dimostrare che la guerra serve solo a Mosca". Il presidente ucraino ha sottolineato che "oggi Putin ha di fatto respinto la proposta di un cessate il fuoco completo. Sarebbe giusto che il mondo rispondesse respingendo qualsiasi tentativo di Putin di prolungare la guerra. Servono sanzioni contro la Russia. Aiuti all'Ucraina. Rafforzare gli alleati nel mondo libero e lavorare per garantire la sicurezza. E solo una reale cessazione degli attacchi alle infrastrutture civili da parte della Russia, come dimostrazione della volontà di porre fine a questa guerra, potrà avvicinare la pace".
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