"Dopo aver conosciuto e compreso a fondo la situazione militare ed economica tra Ucraina e Russia, e dopo aver visto i problemi economici che sta causando alla Russia, penso che l’Ucraina, con il sostegno dell’Unione europea, sia in una posizione tale da poter combattere e vincere, riconquistando tutto il proprio territorio nella sua forma originaria. Con tempo, pazienza e il supporto finanziario dell’Europa e, in particolare, della Nato, il ritorno ai confini originali da cui è iniziata questa guerra è un’opzione molto concreta. Perché no? La Russia combatte ormai da tre anni e mezzo una guerra che, se fosse davvero una potenza militare seria, avrebbe dovuto vincere in meno di una settimana. Questo non sta affatto distinguendo la Russia - anzi, la sta facendo sembrare un 'tigre di carta'. Quando la popolazione di Mosca, e di tutte le grandi città, paesi e distretti in tutta la Russia, scoprirà cosa sta realmente accadendo con questa guerra - il fatto che è quasi impossibile trovare benzina a causa delle lunghe file, e tutte le altre difficoltà derivanti da un’economia di guerra, dove la maggior parte del denaro viene speso per combattere contro l’Ucraina - allora sarà chiaro che l’Ucraina, che ha un grande spirito e sta solo migliorando, sarà in grado di riprendersi il proprio paese nella sua forma originale… e, chissà, forse anche di andare oltre! Putin e la Russia si trovano in grossi guai economici, e questo è il momento giusto per l’Ucraina di agire. In ogni caso, auguro il meglio a entrambi i paesi. Continueremo a fornire armi alla Nato affinché essa ne faccia ciò che ritiene opportuno. Buona fortuna a tutti!". Questo il messaggio del presidente americano Donald Trump sul suo social Truth riguardo al conflitto ucraino-russo. Le parole arrivano dopo il discorso di ieri all'Assemblea generale dell'Onu, in cui ha ricordato che "la Russia che sta facendo una brutta figura" e gli europei dovrebbero prendere posizioni più decise a supporto dell'Ucraina e smetterla di finanziare la parte russa acquistando la sua energia. Il Cremlino ha risposto alle parole dell'inquilino della Casa Bianca. "La Russia non è una tigre. Il paese è piuttosto associato a un orso. E non esistono 'orsi di carta'. La Russia è un vero orso". Ha poi aggiunto che "la Russia mantiene la sua resilienza e la sua stabilità macroeconomica", respingendo così le accuse di un collasso economico imminente. Secondo quanto riportato dal portavoce, Mosca non ha alcuna intenzione di fermare l’offensiva militare in Ucraina, anzi. "Perseguiamo la nostra operazione militare speciale per garantire i nostri interessi e arrivare ai nostri obiettivi che il presidente del nostro paese ha stabilito dall'inizio. Noi agiamo per il presente e per l'avvenire del nostro paese, per le prossime generazioni a venire. Non abbiamo quindi altra alternativa", ha detto Peskov. Sulle relazioni con Washington, Peskov ha commentato il rallentamento dei rapporti tra i due paesi, definendo il percorso di riavvicinamento "lento, molto lento". Ha anche minimizzato i tentativi dell’ex presidente Donald Trump di migliorare le relazioni bilaterali: "Hanno avuto una efficacia vicina allo zero", ha affermato in un’intervista a Rbc. Dall’altra parte del fronte, anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato le dichiarazioni di Trump. Intervistato da Fox News, Zelensky ha ammesso di essere stato "un po' sorpreso", ma ha accolto con favore l’apertura del presidente americano: "Sono sicuro della mia popolazione, del mio esercito, certo del rafforzamento del sostegno degli Stati Uniti. Il presidente Trump è stato molto positivo (nel post su Truth) e ha dimostrato di voler sostenere l'Ucraina per la fine della guerra". Zelensky ha poi ribadito l’urgenza di porre fine al conflitto: "Siamo pronti a porre fine a questa guerra il prima possibile", sottolineando che i rapporti con Trump "sono migliorati rispetto al passato", e che è "positivo il fatto che abbiamo spesso colloqui telefonici e incontri". Infine, un passaggio diretto su Vladimir Putin: "Penso che il fatto che Putin abbia mentito molte volte al presidente Trump abbia fatto la differenza", ha concluso.
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