Invece di fissarsi sul dito — o meglio, sul braccio — di Musk, forse converrebbe guardare la Luna. Donald Trump ha mantenuto la parola e ieri, come primo atto, ha concesso la grazia a circa 1.600 dei suoi sostenitori coinvolti nei fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Anche se il neo-presidente ha provato a raccontarlo come a day of love, un "giorno d'amore", ciò che è successo davvero è che verso le due di quel pomeriggio un gruppo di sostenitori di Trump (che non aveva ancora riconosciuto la vittoria di Joe Biden) ha preso d'assalto il Congresso americano. Alla sera si contavano cinque morti (un agente di sicurezza e quattro manifestanti), diversi feriti e 2,8 milioni di dollari di danni. Ieri Trump ha perdonato 1.270 persone condannate per l'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti e fatto archiviare circa 300 casi ancora pendenti. Infine ha ordinato il rilascio di 14 imputati accusati nei casi di sedizione più gravi. Lo sciamano di Qanon Uno dei volti che più sono rimasti impressi nella memoria collettiva di quel 6 gennaio di quattro anni fa è quello di Jacob Anthony Angeli Chansley, aka Jake Angeli, lo "sciamano" di Qanon che girava per il Campidoglio a torso nudo con un cappello di pelliccia e corna di bisonte. Arrestato con diverse accuse federali, in tribunale, senza costume e pitture di guerra, ha detto di essere "veramente, veramente pentito delle mie azioni, perché il pentimento non è solo dire che ti dispiace: è chiedere scusa e poi muoversi nella direzione esattamente opposta al peccato che hai commesso". Il giudice ha definito le sue scuse "le più straordinarie che abbia mai sentito in 34 anni" e, nel novembre 2021, lo ha condannato a 41 mesi di prigione, una pena notevolmente inferiore al massimo consentito per il suo reato, che era di 20 anni. Dopo avere scontato i primi 27 mesi, Angeli Chansley era stato trasferito in una casa di accoglienza di Phoenix. Ora, appena ricevuta la notizia di essere stato graziato, ha scritto su X: "GRAZIE PRESIDENTE TRUMP!!! ORA COMPRO QUALCHE CAZZO DI PISTOLA!!! ADORO QUESTO PAESE!!! DIO BENEDICA L'AMERICA!!!!". Stewart Rhodes e gli Oath Keepers Ma se Angeli è il più noto – ha anche avviato una sua linea di merchandising online – i rivoltosi più pericolosi che Trump ha graziato ieri sono altri. Tra loro c'è Stewart Rhodes, 59 anni, fondatore nel 2009 della milizia di estrema destra Oath Keepers, formata soprattutto da ex veterani delle forze armate e della polizia. Gli Oath Keepers il 6 gennaio spiccavano tra la folla dei trumpiani perché sembravano ben addestrati e preparati a gestire un vero colpo di stato. Rhodes, insieme a altri dieci membri della milizia, è stato condannato nel 2023 a 18 anni per seditious conspiracy, un’incriminazione rara e grave che potremmo tradurre come: congiura con il fine di sedizione. I procuratori hanno chiesto al giudice Amit Mehta 25 anni di carcere per Rhodes, ai sensi delle leggi federali antiterrorismo, data la "minaccia e il significato storico" dei suoi crimini. Mehta ha accettato e per la prima volta l'aggravante del terrorismo è stata applicata a un imputato del 6 gennaio. Nei giorni precedenti all'assalto a Capitol Hill, Rhodes e altri Oath Keepers hanno fatto scorta di armi da fuoco ed equipaggiamento tattico. Durante il tragitto verso Washington DC, Rhodes ha speso personalmente 20.000 dollari per acquistare "un piccolo arsenale". Il 6 gennaio 2021, Rhodes non è entrato nel palazzo ma solo nei "terreni riservati del Campidoglio" dove ha diretto i membri della sua milizia con telefonate e sms, dicendo loro quali posizioni assumere intorno all'edificio. Quattro giorni dopo l'attacco, Rhodes ha partecipato a una riunione. L'Fbi lo ha registrato mentre diceva: "Avremmo dovuto portare i fucili. Avremmo potuto risolvere il problema in quel momento. Appenderei la fottuta Pelosi al lampione". Con lui escono di galera anche altri "custodi del giuramento" (gli Oath Keepers si chiamano così perché sostengono di essere gli unici a rispettare davvero il giuramento di fedeltà alla Costituzione che tutti i militari e gli agenti devono fare quando prendono servizio). In totale, sei Oath Keepers sono stati condannati per "cospirazione sediziosa": Kelly Meggs, il leader della sezione della Florida degli Oath Keepers, (condannato a 12 anni, seguiti da tre anni di libertà vigilata); Roberto Minuta: (condannato a quattro anni e mezzo); Edward Vallejo (condannato a tre anni); David Moerschel (condannato a tre anni); Joseph Hackett (condannato a 3 anni e mezzo). Inoltre Trump ha graziato Jessica Watkins, membro degli Oath Keepers, assolta dall'accusa di seditious conspiracy ma condannata a 8 anni e 6 mesi per i reati di "cospirazione per ostacolare un procedimento ufficiale" e di interferenza con la polizia. La sua pena è più alta di quella inflitta a altri membri della milizia, perché ha contribuito ad arruolarne almeno tre. Kenneth Harrelson, condannato a quattro anni per ostruzione a un procedimento ufficiale e per altre accuse; Thomas Caldwell, ufficiale dei servizi segreti della Marina in pensione, condannato per ostruzione alla giustizia. I Proud boys Erano stati condannati per seditious consiracy anche altri rivoltosi del 6 gennaio graziati ieri che erano membri dei Proud Boys, organizzazione di destra radicale fondata nel 2016 da Gavin McInnes. Quel giorno i Proud Boys erano vestiti in modo anonimo invece che con i loro consueti abiti neri e gialli. Il loro piano era quello di "dividersi in gruppi, tentare di entrare nell'edificio del Campidoglio da quanti più punti diversi possibile e impedire alla sessione congiunta del Congresso di certificare i risultati del Collegio elettorale". Ethan Nordean, per esempio, uno dei leader del gruppo, era stato condannato a 18 anni di carcere. Tarrio era stato arrestato a Washington giorni prima della rivolta per aver bruciato uno striscione di Black Lives Matter affisso su una chiesa della capitale ed essere stato trovato in possesso di caricatori per fucili ad alta capacità. Il giudice all'epoca precisò che pur non avendo partecipato all'insurrezione il leader dei Proud Boys "ha avuto un impatto enorme sugli eventi della giornata". Anche Joseph Biggs, ex capo dei Proud Boys condannato a 17 anni per i fatti di Capitol Hill, ieri ha ottenuto la grazia dal presidente. Un altro membro dei Proud Boys graziato è Jeremy Bertino, che si è dichiarato colpevole di seditious conspiracy e possesso illegale di armi da fuoco. Durante una perquisizione, gli agenti dell'Fbi hanno trovato nella sua residenza sei armi da fuoco, tra cui un fucile semiautomatico con mirino, in stile AR-15, e più di 3.000 colpi. A Bertino era stato impedito di possedere armi da fuoco o munizioni a causa di una precedente condanna. Come lui sono stati perdonati ieri anche Zachary Rehl ripreso in un video mentre spruzzava una sostanza chimica irritante sugli agenti al Campidoglio (condannato a 15 anni) e Dominic Pezzola, ex caporale dei marines (condannato a 10 anni). Durante la rivolta Pezzola strappò lo scudo antisommossa di un agente e, come si vede in un video che ha girato moltissimo online, lo usò per sfondare una finestra all'esterno del Campidoglio, diventando il primo rivoltoso a entrare nell'edificio. Un testimone dell'Fbi disse che Pezzola si era "vantato di aver rotto le finestre del Campidoglio ed essere entrato nell'edificio" e che aveva "detto che chiunque si fosse trovato tra le mani lo avrebbe ucciso". Secondo Politico, "le immagini di Pezzola che sfondava la finestra del Campidoglio proliferarono rapidamente dopo l'attacco e divennero il simbolo dell'assalto al Congresso, che costrinse i legislatori e l'allora vicepresidente Mike Pence a fuggire per mettersi in salvo".
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