Milano. Naomi Seibt, venticinquenne attivista dell’estrema destra tedesca, ha chiesto asilo negli Stati Uniti perché teme per la sua incolumità in Germania. Nell’ultimo anno Seibt ha intrattenuto contatti regolari con Elon Musk e ha fatto sì che, quando ancora l’uomo più ricco del mondo lavorava nell’Amministrazione Trump, si tenesse la conversazione online tra lui e la leader del partito di estrema destra tedesco Alternative fur Deutschland (AfD) Alice Weidel. Ad aiutare Seibt con la procedura d’asilo è Anna Paulina Luna, deputata repubblicana della Florida. Intervistata dalla Welt, Luna ha affermato che in Europa si sta perdendo il diritto alla libertà di espressione e che chiunque si impegna per il proprio paese, soprattutto in materia di immigrazione, viene etichettato come nazista, filorusso o fascista. Ha poi affermato di aver ricevuto un messaggio da Seibt su X e di averla quindi invitata nel suo ufficio per controllare la documentazione necessaria per la richiesta, e di aver invitato a Washington la leader del partito Alice Weidel per organizzare una conferenza anti Davos, per criticare il globalismo. Eletta nel 2022, dopo aver perso una prima volta nel 2020, Luna ha iniziato la sua carriera politica all’interno di Turning Point Us, l’associazione fondata da Charlie Kirk, dove gestiva il coinvolgimento degli ispanici nelle campagne elettorali repubblicane. E’ salita agli onori delle cronache, dopo la morte del suo mentore Kirk, quando ha urlato ai deputati democratici, durante il minuto di silenzio alla Camera, “lo avete causato voi”. Al Congresso si è fatta notare da subito, tra le altre cose promuovendo una legge per cancellare i precedenti impeachment a Trump, sponsorizzando un impeachment per l’ex segretario alla Giustizia Merrick Garland, ma anche portando avanti una battaglia, assieme ad alcune deputate democratiche, sul voto da remoto per i neogenitori, che non è passato per l’opposizione della maggioranza repubblicana, che lo ha definito incostituzionale. E’ sulla politica estera, però, che Luna ha fatto più parlare di sé: ha tentato con una risoluzione di sospendere tutti gli aiuti all’Ucraina, ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero uscire dalla Nato, un’organizzazione, a suo dire, troppo globalista e favorevole alla terza guerra mondiale e ha avuto colloqui con molti esponenti dell’estrema destra e filorussa europea. A ottobre ha incontrato un inviato del Cremlino sul suolo statunitense, il famoso Kirill Dimitriev: dopo averla conosciuta, il capo del fondo sovrano russo e cruciale nei negoziati con l’Amministrazione Trump, ha scritto su X che Luna è una voce del dialogo per la pace e sta organizzando un incontro interparlamentare tra membri del Congresso americano e della Duma. Inoltre, Luna ha accettato dall’ambasciata russa un lungo rapporto che, a detta di Mosca, contiene novità sull’assassinio di Kennedy. Prima delle elezioni presidenziali rumene Luna ha avuto un colloquio con George Simion, il candidato dell’estrema destra sconfitto al ballottaggio, che ha definito “un uomo per la pace e la trasparenza”. Ma è con AfD che i rapporti sono più strutturati: Luna, oltre a sponsorizzare la richiesta d’asilo di Seibt, ha invitato a Washington decine di esponenti del partito per una conferenza da tenere a dicembre in cui si dovrebbe discutere di politica e censura. Questo rientra in un interesse sempre più forte del mondo Maga per la politica europea, soprattutto per quella tedesca. Alla conferenza di Monaco di febbraio, il vicepresidente J. D. Vance aveva criticato il cordone sanitario ai danni dell’AfD per escludere la formazione estremista dal governo e aveva incontrato Weidel. Dopo che l’intelligence tedesca ha classificato l’AfD come “organizzazione estremista”, il segretario di stato Marco Rubio ha detto che “la Germania è una tirannia sotto mentite spoglie”. L’AfD cerca negli Stati Uniti una legittimazione che non riesce a ottenere nella politica tradizionale europea, anche attraverso l’accusa di censura ai suoi danni, ben accolta dal mondo Maga. Quello che invece, attraverso persone come Paulina Luna, i repubblicani ottengono è l’ingresso delle idee trumpiane in Europa, un continente disprezzato dai leader del partito e che andrebbe riformato attraverso una rete transatlantica formata da movimenti a loro vicini. All’inizio dell’anno, Musk aveva parlato di “MEGA” (Make Europe Great Again) e Steve Bannon aveva affermato che proprio dalla Germania partiva “la conquista dell’Europa”: oggi le formazioni vicine alle idee trumpiane stanno crescendo nei sondaggi in tutti i principali paesi europei.
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