Domenica il comando meridionale degli Stati Uniti ha condotto il ventunesimo attacco contro un’imbarcazione gestita da “un’organizzazione terroristica designata” nel Pacifico orientale, su ordine del segretario alla Guerra Pete Hegseth. Il bilancio delle vittime di questi attacchi, cominciati a inizio settembre, è salito a 83, con due sopravvissuti arrestati e una persona inizialmente sopravvissuta che non è stata ritrovata dopo diversi giorni di ricerche nelle acque messicane: “Questi narcoterroristi hanno ucciso più americani di al Qaida e saranno trattati allo stesso modo”, aveva detto Hegseth, che giovedì scorso, dopo l’arrivo nelle acque del Mar dei Caraibi della Uss Gerald Ford, la più grande portaerei americana, ha anche dato un nome all’operazione: “Southern Spear”, “lancia del sud”. Inoltre, a partire dal 24 novembre il Cartel de los Soles, un gruppo di narcotrafficanti che secondo gli Stati Uniti sarebbe guidato dal presidente venezuelano Nicolás Maduro, sarà classificato come organizzazione terroristica straniera: dopo l'annuncio di Rubio Trump aveva lasciato intendere di aver preso una decisione, aprendo alla possibilità di colloqui con il leader venezuelano. Oggi fonti della Casa Bianca hanno invece riferito alla Cnn che Trump non ha ancora deciso sulla possibilità di un’operazione via terra, “esiste ancora l’opzione di non fare nulla” e “potrebbe aprirsi una finestra per la diplomazia”. Ecco tutti gli attacchi annunciati dalla Casa Bianca e da Hegseth dall'inizio dell'operazione di settembre per mettere pressione al regime di Maduro. 11 attacchi sono avvenuti nel Mar dei Caraibi, mentre dieci nel Pacifico orientale. Tutti gli attacchi 15 novembre. Il Comando meridionale degli Stati Uniti ha annunciato un nuovo attacco nel Pacifico orientale, uccidendo tre persone. 10 novembre. L'esercito statunitense ha condotto il ventesimo attacco contro una presunta nave adibita al traffico di droga nei Caraibi, uccidendo quattro persone. 9 novembre. Hegseth ha rivelato sui social media che un nuovo attacco nel Pacifico orientale ha preso di mira due imbarcazioni, portando il bilancio delle vittime della campagna antidroga di Trump a oltre 75. "Queste imbarcazioni erano note alla nostra intelligence per essere associate al traffico illecito di stupefacenti, trasportavano stupefacenti e transitavano lungo una nota rotta di transito del narcotraffico nel Pacifico orientale. Entrambi gli attacchi sono stati condotti in acque internazionali e a bordo di ciascuna imbarcazione c'erano 3 narcoterroristi di sesso maschile. Tutti e 6 sono stati uccisi". 6 novembre. L'esercito statunitense ha effettuato un attacco, uccidendo tre persone. "La nave stava trafficando stupefacenti nei Caraibi ed è stata colpita in acque internazionali", ha detto Hegseth. 4 novembre. Un attacco contro un'imbarcazione accusata di trasportare droga è stato condotto nel Pacifico orientale lo stesso giorno in cui la portaerei Uss Gerald Ford ha iniziato a dirigersi verso la regione, in un nuovo ampliamento della potenza militare e come segnale politico diretto al regime di Nicolás Maduro in Venezuela. 1 novembre. Hegseth ha dichiarato sui social media che gli Stati Uniti hanno effettuato un attacco mortale contro una nave gestita da un'organizzazione terroristica designata dagli Stati Uniti nel Mar dei Caraibi. 29 ottobre. L'esercito statunitense ha distrutto un'altra nave nel Pacifico orientale, uccidendo quattro uomini a bordo, che Hegseth ha descritto come "narcoterroristi". 27 ottobre. Gli Stati Uniti hanno effettuato tre attacchi contro quattro imbarcazioni sospettate di trasportare droga nel Pacifico orientale, uccidendo almeno 14 persone. Si è trattato del bilancio più alto di vittime dell'intera operazione in un solo giorno. 24 ottobre. Sei persone sono state uccise durante la notte nel decimo attacco segnalato contro un'imbarcazione presumibilmente coinvolta nel traffico di droga nei Caraibi. Hegseth ha affermato che l'operazione aveva come obiettivo un'imbarcazione a bordo della gang venezuelana Tren de Aragua. 22 ottobre. Hegseth ha annunciato un altro attacco mortale contro una nave nelle acque internazionali del Pacifico orientale, uccidendo tre uomini. 21 ottobre. Un attacco militare a una nave nel Pacifico orientale ha segnato l'espansione della letale campagna antidroga dell'Amministrazione Trump, che fino ad ora si era concentrata sul sospetto traffico di droga nei Caraibi. 17 ottobre. Hegseth ha reso noto un nuovo attacco nei Caraibi, sostenendo che l'imbarcazione era affiliata a un gruppo di guerriglia colombiano noto con le iniziali Eln (Ejército de Liberación Nacional). 16 ottobre. Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno colpito una sesta imbarcazione sospettata di trasportare droga nei Caraibi, uccidendo due persone e lasciando due sopravvissuti che si trovavano a bordo del mezzo semisommergibile. 14 ottobre. L'esercito statunitense ha ucciso sei presunti trafficanti di droga al largo delle coste del Venezuela. Trump ha affermato che Hegseth aveva ordinato l'attacco "sotto la mia autorità permanente di Comandante in Capo". 3 ottobre. Un attacco mortale a una presunta nave adibita al trasporto della droga vicino al Venezuela, in cui perdono la vita quattro persone. Quella settimana, il Congresso ha ricevuto la notifica che Trump aveva stabilito che gli Stati Uniti erano in "conflitto armato" con i cartelli della droga. 19 settembre. L'esercito statunitense ha colpito una nave in acque internazionali controllate dal Comando Sud degli Stati Uniti, ha dichiarato Trump. L'incidente, il terzo del suo genere, ha ucciso tre persone e ha sollevato dubbi sulla legalità di questi attacchi. 15 settembre. Le forze statunitensi hanno colpito un'altra presunta nave adibita al trasporto della droga mentre il presidente segnalava che la sua amministrazione si stava preparando a intraprendere un'azione militare contro i cartelli latinoamericani che trasportano stupefacenti via terra. 2 settembre. L'Amministrazione Trump ha avviato una campagna militare contro i presunti trafficanti di droga, con un attacco ai presunti contrabbandieri nel Mar dei Caraibi in cui sono morte 11 persone.
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