"Sono deluso dal fatto che il presidente Zelensky non ha ancora letto la proposta (di pace americana, ndr) di poche ore fa. Il suo entourage la adora, ma lui no", ha dichiarato il presidente Donald Trump, parlando con i giornalisti ieri sul tappeto rosso dei Kennedy Center Honors, accusando Zelensky di "non essere pronto" a sottoscrivere la bozza. Il tycoon ha poi aggiunto che "alla Russia il piano va bene, ma non sono sicuro che questo valga anche per Zelensky". Sabato le trattative tra Usa e Ucraina sono terminate infatti senza un risultato evidente e oggi il presidente ucraino sarà ricevuto a Londra dal premier britannico Keir Starmer, insieme a Emmanuel Macron e Freidrich Merz, che ha definito i colloqui "costruttivi anche se non facili". All'incontro non ci sarà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che però ha fatto sapere di aver sentito il leader ucraino e che lo ospiterà nei prossimi giorni a Roma. Le parole di Trump su Kyiv arrivano qualche giorno dopo la pubblicazione da parte della Casa Bianca della nuova Strategia di sicurezza nazionale (e dopo la multa di 120 milioni di euro inflitta dalla Commissione a Elon Musk perché X ha violato alcune regole dell’Unione europea) dimostrano che l’Amministrazione Usa non considera più l’Europa come un alleato, ma semplicemente come un avversario. Si legge infatti nelle 32 pagine del documento un vero e proprio attacco all'Ue: "Il declino economico dell'Europa è eclissato dalla prospettiva reale e molto desolante dell'erosione della sua civiltà". Ma il colpo più duro riguarda proprio la situazione in Ucraina: "L'amministrazione Trump si trova in contrasto con i funzionari europei che nutrono aspettative irrealistiche per la guerra, radicate in governi di minoranza instabili, molti dei quali calpestano i principi fondamentali della democrazia per reprimere l'opposizione". Il figlio del presidente americano, Donald Trump jr, che non riveste incarichi ufficiali nell'amministrazione, durante un forum a Doha ha lanciato un messaggio all'Ucraina e all'Unione europea: "Gli Stati Uniti non sono più il grande idiota con il libretto degli assegni aperto, è possibile che mio padre interrompa gli aiuti militari a Kyiv. Il piano europeo è 'aspettiamo che la Russia vada in bancarotta': ma questo non è un piano". Intanto la Russia ha approfittato dello scontro tra Usa e Ucraina per inserirsi nello scontro diplomatico: "I cambiamenti adottati sulla strategia per la sicurezza nazionale sono coerenti con la visione di Mosca e possono garantire un lavoro costruttivo con gli Usa sulla soluzione ucraina", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. I massimi responsabili politici di Estonia, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Polonia e Svezia hanno inviato una lettera al Consiglio europeo e alla Commissione sulla necessità di usare il prestito di riparazione finanziato dai beni russi congelati: "Oltre a essere la soluzione più finanziariamente fattibile e politicamente realistica, affronta il principio fondamentale del diritto dell'Ucraina al risarcimento dei danni causati dall'aggressione. Il tempo è essenziale. Raggiungendo una decisione sul prestito di riparazione al Consiglio europeo di dicembre, avremo l'opportunità di mettere l'Ucraina in una posizione più forte per difendersi e in una posizione migliore per negoziare una pace giusta e duratura". Il Consiglio si riunirà infatti a Bruxelles tra dieci giorni, ma finora però non è stato ancora trovato un accordo per dare il via libera all'uso pieno degli asset russi immobilizzati dalle sanzioni. Invece, come ha reso noto la Rappresentanza della Slovenia, che detiene la presidenza per il mese di dicembre e ha convocato la seduta insieme a Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Grecia e Corea, domani si riunirà il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere dell'Ucraina,
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