La premier Giorgia Meloni e Papa Leone XIV si sono sentiti al telefono per discutere della possibilità di ospitare in Vaticano un vertice di pace tra Russia e Ucraina. Lo ha reso noto ieri sera Palazzo Chigi, che in una nota scrive: "Il colloquio fa seguito alla telefonata con il presidente Trump e con altri leader europei, nel corso della quale è stato chiesto al presidente del Consiglio italiano di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare i negoziati. Trovando nel Santo Padre conferma della disponibilità ad accogliere in Vaticano i prossimi colloqui tra le parti, il presidente del Consiglio ha espresso profonda gratitudine per l’apertura di Papa Leone XIV e per il suo incessante impegno a favore della pace". Il Cremlino fa sapere di non avere ricevuto ancora nessuna proposta. Il colloquio arriva dopo un confronto tra Meloni, Trump e gli altri leader europei, durante il quale è emersa la necessità di individuare un luogo neutrale e autorevole per facilitare il dialogo tra Mosca e Kyiv. In particolare, Meloni ha sentito i presidenti Volodymyr Zelensky, Emmanuel Macron, Alexander Stubb, Keir Starmer, Friedrich Merz e Ursula von der Leyen. Con loro ha concordato la necessità di mantenere uno stretto coordinamento tra i partner europei in vista di un nuovo round di negoziati per ottenere un cessate il fuoco e avviare un percorso verso una pace stabile e duratura. Il tutto fa seguito alla telefonata di due giorni fa tra Putin e Trump. Che ha portato alla promessa di futuri negoziati, ma non al cessate il fuoco auspicato. Il Cremlino continua a dettare tempi e condizioni, insistendo su compromessi e un “memorandum” che lascia aperta la strada alla guerra. Intanto, Trump si mostra ottimista – attratto dalle prospettive economiche offerte da Mosca – mentre Kyiv è l’unica parte ad aver accettato obblighi concreti. Dopo il colloquio con il Cremlino, il presidente americano ha comunicato con il Vaticano e approvato l'ipotesi di un colloquio di pace a Roma. Da quando è stato eletto Papa Leone XIV, la Santa Sede si è mostrata disponibile e impegnata per favorire la pace in Ucraina. Il Pontefice continua a insistere sulla pace e ha affidato alla diplomazia vaticana, guidata da mons. Gallagher, il compito di favorire un incontro tra Putin e Zelensky. Iniziativa apprezzata dagli Stati Uniti. Due giorni fa Leone XIV ricevuto in udienza il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, accompagnato dal segretario di Stato Marco Rubio, in un colloquio durato 45 minuti. Anche in questa occasione il Pontefice ha rinnovato l’offerta del Vaticano come mediatore, ribadendo l’impegno per la pace, nonostante la mancanza di segni di apertura da parte della Russia. Tuttavia, come spieghiamo qui, è difficile immaginare che Mosca possa affidare un ruolo centrale al Papa di Roma, considerando che gran parte del clero nazionalista ortodosso lo considera ancora un eretico. Già qualche giorno prima il segretario di stato vaticano Pietro Parolin, aveva parlato della volontà della Santa Sede di intercedere e rendere il Vaticano il posto per ospitare un incontro di pace tra Russia e Ucraina. Papa Leone XIV ha espresso la sua vicinanza al popolo ucraino a più riprese, sin da quando si è affacciato la prima volta dalla loggia delle Benedizioni di San Pietro nel pomeriggio del 7 maggio. "Porto nel mio cuore le sofferenze dell'amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura" sono state le sue parole durante il suo primo Regina Coeli. Leone XIV ha anche incontrato l’arcivescovo di Kyiv Shevchuk, confermando il pieno appoggio all'Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il pontefice per il sostegno e lo ha invitato a visitare Kyiv.
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