Merz sembrava finito dopo il voto con l’AfD, ma la direttrice della Welt ci dice che c’è da fidarsi delle sue promesse

08/02/2025 04:57 Il Foglio

Una settimana fa Friedrich Merz sembrava finito. Il candidato conservatore alla cancelleria tedesca, il favorito in questa rapida campagna elettorale  che si concluderà con le elezioni anticipate del 23 febbraio, aveva fatto l’indicibile: aveva presentato una mozione sulla legge sull’immigrazione che è stata approvata al Bundestag  grazie al sostegno decisivo dell’AfD, l’estrema destra della “remigrazione”,  dell’Hitler era un comunista, del negazionismo dell’Olocausto.  Dalla fine del nazismo, il patto che vige tra i partiti tedeschi – il Brandmauer – è che l’estrema destra non può essere legittimata in alcun modo, va tenuta lontana dalle istituzioni e dal potere. Per la prima volta, il 29 gennaio, al Parlamento di Berlino si è vista una crepa enorme in questo muro. Due giorni dopo, la legge è stata bocciata, per Merz s’è aperta un’altra crepa, sulla sua affidabilità, sulle sue promesse, e nel fine settimana migliaia di persone  hanno manifestato contro di lui e l’accordo scellerato. Jennifer Wilton, direttrice del quotidiano Welt, uno dei media più importanti e influenti della Germania, dice al Foglio che “è stato un momento di grande sbalordimento, ci guardavamo tutti dicendoci: che cosa è appena successo? Ma anche lo stesso Merz si è accorto  che era accaduta una cosa enorme: nell’aula del Bundestag è sceso il silenzio”. Ma Merz, secondo Wilton, non aveva grandi alternative, la mozione sull’immigrazione era già nei documenti da valutare, l’AfD aveva detto che l’avrebbe presentata al posto della Cdu se Merz si fosse tirato indietro, “è per questo che non bisogna correre con i giudizi su di lui, nemmeno su quel che è accaduto il venerdì, il 31, quando Merz non ha raggiunto la maggioranza dei voti. Anzi, trovo persino un pochino ingiuste le manifestazioni che ci sono state nei giorni successivi: ora, l’AfD è un partito che sostiene posizioni oscene, la sua leader Alice Weidel non è affatto una moderata come vuole mostrarsi, è radicale come tutti gli altri, ma ha anche il 20 per cento dei consensi, non puoi cancellarla e non puoi nemmeno ignorarla”.  Eccoci di nuovo qui, nel punto in cui si stanno incagliando molti paesi con esiti vari, ma con una tendenza comune al cannibalismo degli estremi ai danni dei moderati. E intanto procede la normalizzazione di quel che pareva inammissibile. “Da anni discutiamo su che cosa fare con l’AfD e ancor più lo abbiamo fatto negli ultimi mesi – dice Wilton – Cancellarla non funziona, accettarla non funziona, ignorarla non funziona. La nostra tv qualche tempo fa invitò Alice Weidel, la leader dell’AfD candidata alla cancelleria, per un talk-show: discutemmo per giorni se fosse opportuno invitarla, gli effetti che avrebbe potuto avere la sua presenza, ore di diatribe. Ora Weidel va in tv come e quanto tutti gli altri, non importa a nessuno”. Che si fa, quindi? Ci si fida dei leader moderati. “Non ho alcun dubbio che Merz non farà nessun genere di alleanza con l’AfD, e non soltanto perché ha promesso più volte, anche alla conferenza della Cdu lunedì scorso, che questa collaborazione è esclusa – dice Wilton – Merz ha detto che se dovesse esserci uno scenario diverso e l’AfD dovesse avere un ruolo di governo, lui lascerebbe il suo incarico. Penso che ci si possa fidare del fatto che, almeno con Merz, il Brandmauer non cadrà”.  Molti sostengono il contrario, dicono che con quel mercoledì scioccante ha segnato uno spartiacque, lo Spiegel ha in copertina questa settimana un ritratto del leader della Cdu con il riflesso nella lente degli occhiali con il simbolo dell’AfD e la scritta “Schmerz”, che vuol dire “agonia” – l’agonia di Merz ma pure dei tedeschi e degli europei, allarmatissimi – ma questo è dovuto, dice Wilton, “al fatto che Merz aveva escluso anche di votare in Parlamento con l’AfD e invece poi l’ha fatto, e così ora molti dicono: se ha violato quella promessa, può violare anche quell’altra, quella cruciale”. Bisogna aspettare, ma i primi sondaggi dopo il grande choc mostrano che no, Merz non è finito: ci sono state piccole oscillazioni, ieri un piccolo recupero, l’Unione (la Cdu assieme alla Csu, i conservatori bavaresi) continua a restare al 30 per cento, che è quel che ha ottenuto alle europee dello scorso giugno, e l’AfD al 20, che invece è 5 punti percentuali in più rispetto a giugno, “vedremo nei prossimi giorni – dice Wilton – ma la tendenza mi sembra che sia che non ci sarà un grande impatto. Anzi, secondo me se non ci fosse stata quell’iniziativa parlamentare della Cdu, penso che l’AfD avrebbe ottenuto ancora più consensi”, perché si trattava di immigrazione, che è diventato il tema dominante di queste elezioni in quanto l’AfD lo ha imposto come tale, e perché, di nuovo, cancellare, ignorare, dialogare: non funziona niente. A complicare le cose ci sono stati anche due interventi di Angela Merkel, l’ex cancelliera che non soltanto ha adottato una politica dell’accoglienza con i migranti contraria alle espulsioni e ai confini chiusi che Merz propone, ma che è anche la ragione per cui Merz ambisce a diventare leader della Cdu e candidato cancelliere dal 2003 e ci è riuscito soltanto nel 2022, dopo due tentativi falliti e dopo quasi dieci anni lontano dalla politica e dal disamore conclamato della Cdu nei suoi confronti. Merkel, che come è noto parla di rado e da ultimo soltanto se si tratta del suo memoir “Libertà” e della difesa della sua eredità politica (l’ex cancelliera è un rarissimo caso in cui era più amata, considerata e popolare quando era al potere che dopo), ha criticato Merz il giorno successivo allo choc e ancora due giorni fa: non doveva succedere quel che è successo, la responsabilità dell’attuale leader della Cdu è grande. L’intervento della cancelliera ha creato delle divisioni dentro al partito cristiano-democratico, dodici parlamentari non hanno votato a favore della legge sull’immigrazione per contrastare Merz e si sono riaccesi dissapori e rivendicazioni che, almeno nell’ultima fase, si erano assopiti. “Merz non è mai stato né amato né popolare – dice Wilton – La gente non lo ama molto, perché è spigoloso, non è carismatico, ha passato molto tempo nel settore privato, a volte è istintivo e dà l’impressione di  essere uno che parla prima di pensare, ha un’impostazione da uomo conservatore degli anni Novanta. Ma quando sento certe critiche che gli vengono dirette, in questi giorni è stato persino paragonato ai nazisti, per la prima volta nella mia vita mi viene da difenderlo, perché sono davvero accuse ingiuste: è un conservatore della vecchia scuola, europeista e atlantista, non farebbe mai nessun accordo con l’AfD. Per questo non credo che i commenti di Merkel siano stati una buona mossa: sappiamo che l’ex cancelliera detesta Merz, ma avrebbe potuto parlare prima del voto e dopo la sconfitta della legge, mentre ha deciso di intervenire in un momento che certamente era difficile per Merz, ma lo era anche per la Cdu. Ho sentito alcuni parlamentari conservatori che non erano affatto contenti dei commenti di Merkel, anche perché li mettono in difficoltà: vengono  trascinati nella faida tra i due, di nuovo”. Wilton è convinta che non ci saranno grandi movimenti nei consensi, così come non ce ne sono stati per il sostegno e la conseguente legittimazione che Elon Musk ha destinato all’AfD: un paio di punti percentuali nei sondaggi, niente. La Welt ha pubblicato l’editoriale di Elon Musk sul perché l’estrema destra sia l’unica scelta buona per i tedeschi e questa decisione da parte di un quotidiano tanto autorevole è stata molto criticata, si è anche detto che c’è stata una mezza rivolta dentro la redazione. “Ne abbiamo discusso molto internamente – dice Wilton, minimizzando – Poi abbiamo deciso che non fosse il caso di respingere l’articolo di Musk, che comunque ha molti modi per farsi sentire altrove, ma di contestualizzare il suo editoriale con uno del direttore della tv della Welt che spiegava perché l’AfD è una scelta disastrosa per la Germania”. Mentre spiega il processo decisionale dietro alla pubblicazione dell’editoriale di Musk, Wilton lascia intravedere che per i tedeschi c’è ancora una differenza tra quel che viene detto sui social e quel che viene detto sui e dai media tradizionali: per quanto si sia erosa la fiducia nei confronti delle istituzioni anche in Germania, regge ancora il patto di lealtà tra i giornalisti di mestiere e i cosiddetti “content provider” multimediali. E’ una differenza che conta ancora tantissimo per il dibattito pubblico, come dimostra il fatto che l’effetto Musk sulle intenzioni di voto è stato quasi zero. Ci sono molti rimandi tra le elezioni tedesche e quelle americane, anche perché il collasso dell’attuale coalizione di governo guidata dal socialdemocratico Olaf Scholz è avvenuto negli stessi giorni in cui vinceva Donald Trump. Merz diceva da tempo che tra tutte le cose imprevedibili non annoverava la vittoria di Trump, se l’aspettava e si sente pronto, qualche maligno dice che a unire i due leader, se dovesse governare Merz, sarà il disprezzo comune verso Merkel. Il candidato della Cdu è stato anche piuttosto composto nella reazione agli interventi di Musk, nonostante l’effetto collaterale più rilevante lo subisca lui, non il cancelliere Scholz che non può rivincere le elezioni. Fa anche una certa impressione l’attesa che hanno gli ucraini nei confronti del cambiamento a Berlino: Merz è un grande sostenitore della difesa di Kyiv, anche se ha detto frasi che ha dovuto ritrattare sui rifugiati ucraini “turisti sociali”, e quando qualche giorno fa ha ripetuto che l’Ucraina deve vincere contro la Russia, molti commentatori ucraini hanno manifestato lo stesso, surreale sollievo che avevano con Trump: l’eccessiva cautela di Scholz, esattamente come quella dell’ex presidente americano Joe Biden, si è fatta insostenibile per gli ucraini, nonostante questi due paesi siano quelli che finora hanno contribuito più di tutti gli altri alla loro resistenza. Ci sono insomma alcuni fili rossi che uniscono l’America e la Germania che cambiano, ma con una grande differenza: al momento la tanto vagheggiata coalizione tra la Cdu e i Verdi (attorno al 15 per cento dei consensi) non è fattibile, non si arriva alla maggioranza. Lo stesso vale per l’Spd, se si dovesse fare una riedizione di grande coalizione: non ha i numeri (l’Spd è al 15). Intanto ci sono movimenti a sinistra, la Linke che cresce per dire, e i partiti che oggi sembrano persino sotto la soglia di sbarramento potrebbero invece avere più consensi. In questa incertezza conta l’abilità di Merz di fare compromessi e ancor più il recente passato: “Quel che tutti quanti, non solo Merz, vorrebbero evitare è un’altra coalizione con tre partiti – dice Wilton – visto come è andato il governo-semaforo con Spd, Liberali e Verdi. Ma in due non ci sono i numeri, e in tre non funziona”.  

Continua a leggere su "Il Foglio"
Altre notizie da "Il Foglio"
ULTIMA ORA
15/12 15:18 - In tre lasciano 'Limes'. Argentieri: "Una nube tossica sull’Ucraina" 15/12 15:15 - Cosa si dice in TV, Di Battista: “La Russia non ha motivo di attaccarci”. Floris: “Se ci dobbiamo difendere da qualcuno, sono gli USA di Trump”. Bertinotti: “Si sta cercando di normalizzare la guerra” 15/12 15:04 - Kiev: "Colloqui produttivi con gli Usa, puntiamo all'accordo entro oggi" 15/12 14:54 - Guerra Ucraina-Russia, news di oggi. Umerov: “Colloqui produttivi, intesa possibile entro oggi” 15/12 14:51 - Sanzioni, sabotaggi e denaro illecito. L’economia nascosta della guerra ibrida russa 15/12 14:40 - Prymary, l'unità dell'intelligence ucraina che colpisce silenziosamente la Crimea 15/12 14:19 - Ucraina-Usa, negoziati finiti a Berlino. La richiesta a Kiev: "Via dal Donbass" 15/12 14:10 - Ucraina, Ue amplia lista sanzioni Russia: colpiti anche gli influencer di Putin 15/12 13:57 - Ucraina, Kiev: 'Witkoff continua a chiederci di abbandonare il Donbass'. Il Cremlino: 'Putin vuole un accordo non tregue temporanee' 15/12 13:45 - L’Ue può ancora ritrovare il senno buttato nella follia bellicista riaprendo il dialogo con Putin 15/12 13:45 - Mattarella: Da Russia aberrante volontà di ridefinire i confini con la forza – Il video 15/12 13:44 - Dsquared2, 29 dipendenti a rischio licenziamento a Milano: sindacati sul piede di guerra 15/12 13:39 - Mattarella: “La Russia vuole ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa” 15/12 12:38 - Meloni attesa a Berlino, bozza di risoluzione italiana: frenata su asset russi e ingresso Kiev in Ue 15/12 12:16 - Oltre l'attacco di Sydney. Gli episodi di odio antisemita nel mondo dal 7 ottobre a oggi 15/12 11:53 - Ucraina-Russia, Mattarella: "Irresponsabile e inammissibile ridefinire confini con la forza" 15/12 11:45 - «Guerra contro gli ebrei»: i post che hanno portato Meta a chiudere una rete di pagine 15/12 11:44 - Russia e Cina ambiscono ai “satelliti ombra”. Ecco come funzionano 15/12 11:33 - Mattarella contro gli attacchi di Trump: “Disordinata e ingiustificata aggressione all’Ue. La Russia vuole ridefinire in confini europei con la forza” 15/12 11:02 - Wsj, gli Usa non sono disposti a compromessi sul piano di pace. Cremlino: 'Putin vuole un accordo non tregue temporanee' 15/12 10:50 - Ucraina, nuovi colloqui a Berlino. Kiev: «Witkoff ci chiede ancora di lasciare il Donbass». Il Cremlino: «Putin vuole la pace, non una tregua» – La diretta 15/12 10:43 - Mattarella: “La Russia vuole ridefinire con la forza i confini dell’Europa” 15/12 09:41 - Ucraina-Russia, oggi a Berlino nuovo round per la pace: Zelensky pronto a rinunce 15/12 08:40 - A Berlino colloqui Kiev-Usa e vertice con leader Ue e Nato. Wall Street Journal: “Stati Uniti rifiutano compromessi sul piano di pace” 15/12 08:04 - La Russia chiede all’Europa 200 miliardi di euro per i suoi asset 15/12 07:42 - 2028, l’attacco della Russia tra fiction e realtà 15/12 07:10 - Le notizie del giorno, rilasciata la persona arrestata per la sparatoria alla Brown University. Media australiani: “Per i Servizi gli autori della strage di Sydney erano legati all’Isis”. Rob Reiner e la moglie uccisi dal figlio Nick 15/12 07:07 - Ucraina, Wsj: Usa non disposti a compromessi sul piano di pace 15/12 06:56 - “Ho testimoniato su stupri e crimini di guerra in Congo. Adesso ricevo minacce e vengo screditato”: il racconto del missionario Silvano Ruaro 15/12 06:55 - La lotta alla droga di Trump? Colpisce solo i governi non allineati e grazia gli amici: dal Venezuela al Perù, il doppio standard Usa 15/12 06:55 - Asset russi congelati, per usarli è determinante l’ultimo Consiglio Ue dell’anno. Ma l’Europa si presenta sgretolata 15/12 06:13 - Per fortuna c’è ancora il voto all’unanimità in Ue: su questo Meloni e Orban hanno ragione 15/12 04:00 - Chi difenderà l’Ucraina? L’articolo 5, la paura della defezione Usa e le richieste di Kiev all’Europa 15/12 04:00 - Offerta di Zelensky: Kiev fuori dalla Nato ma con garanzie Usa e fronte congelato 15/12 00:03 - Ucraina, oggi nuovo vertice a Berlino. Witkoff: "Molti progressi con Zelensky" 15/12 00:00 - Il ministro degli esteri tedesco: “La Russia è la più grande minaccia per l’Europa” 15/12 00:00 - Meloni, visita lampo a Berlino. E la Lega attacca Rutte 14/12 21:12 - Guerra Ucraina - Russia, le news. Colloqui Zelensky-Witkoff a Berlino, Usa: “Fatti progressi” 14/12 20:15 - Zelensky vede Witkoff: "Congelare la linea del fronte" 14/12 17:07 - Ucraina, resa dei conti nel Mar Nero: la guerra delle petroliere benedetta da Trump 14/12 13:59 - Ucraina, Zelensky a colloquio per 5 ore con Usa e Merz a Berlino: lunedì secondo round. Donbass e garanzie di sicurezza: su cosa si tratta 14/12 13:55 - Ucraina, Zelensky a Berlino: "Kiev non chiederà di entrare in Nato se ottiene garanzie di sicurezza" 14/12 13:31 - Cacciari scuote Coldiretti: “Se l’Europa pensa che Putin sia il nuovo Hitler, si riarmi pure. Ma abbia il coraggio di dimostrarlo” 14/12 12:45 - Leone XIV ai Diplomatici: Il contrario del dialogo non è il silenzio, ma l'offesa – Il video 14/12 11:23 - Una potenza di equilibrio, l’Italia nel nuovo disordine globale vista da Zeneli 14/12 11:01 - I palestinesi cercano di godersi il Natale, nonostante la guerra | Video 14/12 09:48 - Mafia e corruzione, su Report l’inchiesta sulla ricostruzione di Odessa. E Giuli promette un documentario Rai 14/12 09:24 - Sciopero Cgil, Rizzetto attacca Landini. Fassina: “Polemica surreale, abbia rispetto dei lavoratori”. Su La7 14/12 09:24 - Travaglio su Nove: “Macron e i leader europei convinti di poter battere la Russia? Mi cadono le braccia. Persino Zelensky ha capito che la situazione è devastante” 14/12 09:09 - Ucraina, Orsini sul Nove: “Negoziati di pace? Russia e Usa da un lato, Europa dall’altro. Putin non vuole commettere lo stesso errore di Gorbacëv” 14/12 09:00 - Trumpiani o Putiniani? Ecco la discordia in Afd 14/12 08:45 - Mosca condanna un giudice italiano per aver chiesto l'arresto di Putin 14/12 07:57 - Ucraina, Zelensky pronto per vertice Berlino: "Grande chance per pace" 14/12 07:45 - Vi racconto il ruolo (delicato) dell’Italia per l’Ucraina. Parla Calovini 14/12 07:45 - Kiev disposta a rinunciare all’adesione alla Nato. Merz e Zelensky vedono negoziatori Usa a Berlino 14/12 06:54 - Il capolavoro diplomatico dell’Ue passerà alla storia come il più clamoroso dei suicidi assistiti 14/12 06:00 - Pechino si prepara alla guerra elettromagnetica 14/12 06:00 - Gli Usa schierano il primo squadrone di droni LUCAS 14/12 05:54 - Witkoff-Zelensky, vertice cruciale. Ma Putin minaccia l’Ue sugli asset 14/12 04:00 - Guerra, filosofia e misticismo. Il mondo di Alessandro Magno 14/12 04:00 - Donald e la guerra dei mari. Blitz per fermare armi cinesi su una nave diretta in Iran 14/12 04:00 - Ecco chi erano i "briganti" della prima guerra civile italiana 14/12 00:03 - Ucraina, Russia avanza o Kiev rialza la testa? La guerra e la doppia verità 14/12 00:00 - Fidanza: “Sull’uso dei patrimoni serve cautela, avanti con gli aiuti. È vero, noi europei deboli” 14/12 00:00 - Aia, il giudice italiano condannato dai russi. Anm: “Roma agisca” 14/12 00:00 - Mosca risponde sugli asset: “La Ue soffrirà ritorsioni”. Trump, scudo Nato a Kiev 13/12 23:07 - La nebbia della guerra si allarga sulle «garanzie» Usa 13/12 23:07 - Guerra Ucraina - Russia, le news del 14 dicembre. Mosca: presto ritorsione contro Ue per congelamento asset 13/12 23:07 - L’Europa sotto al tavolo tra Russia e Washington 13/12 23:03 - Lukashenko libera 123 detenuti Usa: «Vuole normalizzare con noi» 13/12 23:01 - Braccio di ferro sugli asset, in Ue avanza il fronte del No 13/12 22:01 - Attacco a Palmira, tre americani uccisi. Trump: "Ci vendicheremo" 13/12 21:26 - Una forza multinazionale per Gaza: contattati oltre 70 Paesi. C'è anche l'Italia 13/12 20:07 - Ucraina, Trump manda Witkoff a Berlino: 'Fatti molti progressi' 13/12 19:45 - Il racconto in Senato di una donna ucraina violentata da russi, traduttrice non trattiene le lacrime – Il video 13/12 19:45 - Guerra Ucraina, Conte: Su invio armi noi coerenti, Lega dice no e poi vota sì – Il video 13/12 19:33 - Calenda: "Metto prima l'interesse nazionale" 13/12 19:15 - Ucraina, Mosca: 'Presto azioni di ritorsione contro il congelamento degli asset' 13/12 18:43 - Così lo scontro tra Pd, M5s e renziani sabotò la donazione di 10mila monoclonali 13/12 17:45 - Mattarella: Mosca non può evocare la pace e muovere la guerra – Il video 13/12 16:14 - Hamas e Israele contro il report Amnesty. I miliziani negano i crimini di guerra, l’ong conferma che Tel Aviv ha ucciso suoi cittadini 13/12 16:13 - Bielorussia, scarcerati 123 detenuti politici: ci sono anche oppositrice Kolesnikova e Nobel Bialiatski 13/12 16:01 - Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi. Mosca: presto ritorsione contro Ue per congelamento asset 13/12 15:59 - Da Tajani a Salvini, tutti i dubbi dell’Italia sugli asset russi 13/12 15:54 - Torino, la Regione vince la guerra del "suk": basta illegalità 13/12 15:46 - Lukashenko libera 123 detenuti politici, lo scambio con Trump sulle sanzioni. Un premio Nobel e l’attivista anti-regime: chi sono i prigionieri scarcerati 13/12 15:17 - Minsk libera 123 prigionieri tra cui Nobel pace Bialiatski e l’oppositrice Kolesnikova 13/12 15:10 - Ucraina, Salvini: "Asset russi? Un azzardo bloccarli, a Bruxelles scherzano col fuoco" 13/12 14:41 - Lukashenko libera 123 prigionieri politici, tra cui il Nobel Bialiatski: gli Usa revocano sanzioni alla Bielorussia 13/12 14:28 - Bielorussia, liberati 123 prigionieri politici su richiesta di Trump. Cosa c'è dietro 13/12 14:25 - Salvini e lo stallo sui fondi di Mosca congelati: «L’Ue scherza col fuoco». Kiev: «Un milione di famiglie senza luce dopo i raid russi» – La diretta 13/12 13:45 - Mattarella: Chi muove la guerra non può evocare la pace – Il video 13/12 13:20 - Ucraina, Lega: "Su decreto armi ci attendiamo cambiamenti, governo non rischia" 13/12 12:49 - Un giudice italiano nel mirino di Mosca per il mandato d'arresto contro Putin 13/12 11:51 - Lite Fidanza-Mastrobuoni su La7: “Si vergogni, cafona. Esca dal salotto”. “Taccia maleducato, lei prende 15mila euro al mese” 13/12 10:50 - Il leader nordcoreano accoglie le truppe inviate a combattere in Russia | Video 13/12 10:41 - Ucraina, domani a Berlino colloqui su piano di pace. Media: "Usa pronti a garanzia sicurezza basata su art. 5 Nato" 13/12 10:13 - Ucraina, il piano rivisto con gli europei: “Kiev potrebbe entrare nell’Ue già nel 2026” 13/12 10:03 - Asset russi congelati a tempo indeterminato, la replica della Russia: “All’Ue sono imbroglioni”. Salvini: “Bruxelles scherza col fuoco” 13/12 09:54 - Salvini: "Ue boicotta la pace". Papa: "Io a Kiev? Piano pronto, ma difficile da attuare"