Prima telefonata tra il presidente eletto Donald Trump e Vladimir Putin. Il colloquio risale a giovedì scorso, due giorni dopo la vittoria del tycoon alle elezioni americane, come ha svelato il Washington Post. Secondo il quotidiano, Trump ha consigliato a Putin di non inasprire la guerra in Ucraina e gli ha ricordato la considerevole presenza militare di Washington in Europa. Un monito che non sembra aver frenato l'offensiva russa, come suggerisce l'ultimo massiccio attacco con droni. Stanotte almeno 6 morti e oltre 20 feriti a Mykolaiv e Zaporizhzhia, con l'allerta antiaerea scattata in quasi tutta l'Ucraina. Le forze di Mosca hanno usato due missili guidati X-59/69 e 74 droni di vario tipo, inclusi i velivoli kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana. Giovedì scorso il presidente russo si è pubblicamente congratulato con Trump per la vittoria del 5 novembre e ha lodato la sua "risposta virile" al tentato assassinio in Pennsylvania, dicendosi "pronto" a parlare con lui. Così è stato, quello stesso giorno. Nella loro telefonata, Trump e Putin avrebbero discusso dell'obiettivo della pace nel continente europeo e Trump ha espresso interesse a proseguire le conversazioni per discutere "della rapida risoluzione della guerra in Ucraina". Il governo ucraino è stato informato della telefonata con il leader del Cremlino e non si sarebbe opposto alla conversazione, secondo il Washington Post. Trump aveva dichiarato giovedì a Nbc di aver parlato con circa 70 leader mondiali dopo le elezioni, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una chiamata a cui ha partecipato anche Elon Musk, ma non aveva rivelato la telefonata con Putin. Ieri Trump ha sentito anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ed entrambi si sono detti "pronti a lavorare insieme per il ritorno della pace in Europa", ha detto il portavoce Steffen Hebestreit. Nella sua campagna presidenziale, Trump ha detto che avrebbe posto fine immediatamente alla guerra in Ucraina, anche se non ha fornito dettagli su come intendesse farlo. In altre occasioni, in privato, Trump avrebbe sostenuto la necessità di un accordo in cui la Russia potrebbe mantenere parte del territorio occupato. Durante la telefonata, dicono fonti del Washington Post, il tycoon ha brevemente toccato la questione del territorio. Intanto il Pentagono sta ancora pianificando forniture militari a Kyiv per circa dieci miliardi di dollari. Il consigliere per la sicurezza nazionale Sullivan ha detto ieri che Biden continuerà a sostenere l’Ucraina "fino alla fine del mandato". Sul terreno continuano gli attacchi e un'armata di soldati di Mosca si prepara a riconquistare il territorio perso nel Kursk russo durante il blitz ucraino di agosto: i russi hanno ammassato una forza d'assalto di 50mila uomini, compresi i nordcoreani inviati da Pyongyang. Fonti americane e ucraine hanno rivelato al New York Times che l'attacco sarebbe imminente, è probabile già "nei prossimi giorni". anche se, nel frattempo, il Cremlino continua a ventilare spiragli di pace. Dal canto suo, la propaganda russa si fa forte del cambio di passo a Washington. Il Dipartimento di stato americano sta lavorando per rimuovere l'"arrogante" Volodymyr Zelensky, ha affermato oggi il servizio di intelligence estera russo (Svr) in una dichiarazione riportata dall'agenzia di stato Tass. "Secondo le informazioni ottenute dall'Svr, il Dipartimento di stato americano continua a lavorare su scenari di sostituzione dell'attuale leadership in Ucraina, se necessario. Tra gli altri modi 'legittimi' di rimuovere 'l'estremamente arrogante' Zelensky, Washington sta valutando la possibilità di indire elezioni presidenziali e parlamentari in Ucraina in mezzo alle continue ostilità con la Russia l'anno prossimo".
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