I partiti italiani si dividono sull'uso dei missili a lungo raggio in territorio russo. Oggi il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che impegna Bruxelles a rafforzare il sostegno militare all'Ucraina, condanna l'uso da parte della Russia di truppe nordcoreane contro l'esercito di Kyiv e i suoi test di nuovi missili balistici in Ucrain. Il documento è stato approvato con 390 voti favorevoli, 135 contrari e 52 astensioni. Ma il voto sugli emendamenti alla risoluzione, in particolare sull’uso di missili in territorio russo, hanno spaccato le delegazioni del Partito democratico e di Forza Italia. Il testo finale è stato comunque votato da Fratelli d’Italia, FI, Pd e dal verde Ignazio Marino. Si astengono invece gli indipendenti del Pd, Marco Tarquinio e Cecilia Strada, mentre Lega e Movimento 5 stelle sono contrari. Di particolare importanza è il punto 13 della risoluzione, in cui si chiede di "rafforzare il sostegno militare all'Ucraina, anche attraverso la fornitura di aerei, missili a lungo raggio". Su questo paragrafo i rappresentati del Pd hanno votato contro, con poche eccezioni tra cui Giorgio Gori e la vicepresidente dell'Europarlamento Pina Picierno, che in un post su X sottolinea di aver "votato la mozione sull'Ucraina nella sua integrità compreso il sostegno all'utilizzo delle armi a lungo raggio sul territorio russo". Sono stati favorevoli alla dicitura generica sull'uso di missili a lungo raggio anche la delegazione di Forza Italia in blocco, mentre il gruppo dei Patrioti e il Movimento 5 stelle hanno votato contro. Fratelli d'Italia, il partito della premier Giorgia Meloni, si è astenuto sia su questo paragrafo che sul numero 10, in cui si sostiene la scelta del presidente americano Joe Biden di permettere all'Ucraina "di colpire sul territorio russo". In Forza Italia ha votato a favore solo Massimiliano Salini, la Lega e il Pd hanno votato contro. Nella risoluzione si propone anche che i paesi dell'Ue e gli alleati della Nato si impegnino a sostenere l'Ucraina militarmente, sia collettivamente che individualmente, con non meno dello 0,25 per cento del loro pil annuale. Si ribadisce inoltre che "nessun negoziato sull'Ucraina può aver luogo senza l'Ucraina". Il Parlamento inoltre denuncia l'Iran, la Bielorussia e la Corea del Nord per il loro sostegno militare alla Russia e chiede a Pechino di porre fine "a tutta l'assistenza militare che sta dando alla Russia, aggiungendo che il rifiuto di cambiare rotta rischia di compromettere seriamente le relazioni bilaterali tra Ue e Cina", si legge nel comunicato dell'Europarlamento.
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