Prende forma il dispositivo del comandante statunitense Kurilla nel caso la Casa Bianca decidesse di intervenire nel conflitto: nell’area sono arrivate tre portaerei e stormi di super bombardieri. Nel mirino il sito per l’arricchimento dell’uranio sotto la montagna, ma le potenti bombe “Moab” potrebbero non bastare a distruggerlo: possibile l’assalto da terra dei parà israeliani coperti dai caccia Usa
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