Rafah resta nel mirino di Benyamin Netanyahu, con o senza accordo con Hamas per una tregua di lunga durata. Nonostante l’ottimismo per un’intesa che nelle prossime 48 ore si dovrebbe concretizzare nelle trattative al Cairo, il premier israeliano insiste - almeno a parole - nel rivendicare la necessità dell’operazione militare nella città più a sud di Gaza, piena di sfollati palestinesi
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