"Il centro europeo regge", dice Ursula von der Leyen, candidata per un secondo mandato alla presidenza della Commissione del Partito popolare europeo, che è il vincitore di queste elezioni. Von der Leyen ha chiesto ai popolari e ai socialisti di proseguire con la maggioranza della scorsa legislatura, ha detto che cercherà di costruire altri ponti. Certamente esce rafforzata ed è la favorita per la presidenza della Commissione. Il Ppe avanza, i socialisti arretrano di poco, i liberali perdono una ventina di seggi, soprattutto a causa della lista di Emmanuel Macron in Francia. L'estrema destra avanza sia nella forma più moderata del gruppo dei Conservatori e riformisti europei sia nella forma più estrema di Identità e democrazia. Ma al di là dei risultati delle elezioni c'è un terremoto in Europa: in Francia, con lo scioglimento del Parlamento e le elezioni anticipate che potrebbero portare al governo il Rasseblement National di Marine Le Pen, e in Germania, con il partito di estrema destra AfD che avanza al secondo posto. I due più importanti paesi dell'Unione europea sono destabilizzati e sono anche quelli che sostengono di più l'Ucraina in termini di finanziamenti e armi. Se c'è qualcuno che festeggia questa sera, insomma, è Vladimir Putin al Cremlino.
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