L'impatto su banche e mercato valutario, dopo lo choc iniziale, sembra essersi stabilizzato. L'intervento della Banca centrale - che in dieci giorni ha fornito agli istituti liquidità per 8,8 trilioni di rubli - ha per ora disinnescato il rischio di crac bancari: due terzi di quei prestiti, rileva l'ex vicegovernatore Aleksashenko, sono stati usati per far fronte ai prelievi dei depositari, ma poi gli alti tassi di interesse sui depositi e l'impossibilità di acquistare valuta straniera hanno invertito il flusso e due terzi del cash è tornato sui conti L'articolo Russia, le sanzioni mostrano la corda. La corsa agli sportelli è rientrata, oggi riapre la Borsa (solo per scambi di titoli di Stato) proviene da Il Fatto Quotidiano.
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