Nella conferenza stampa di fine anno il leader del Cremlino si dice pronto a negoziare solo se Zelensky si dimette o indice elezioni. E a condizioni simili alla resa di Kiev. Poi sfida “a duello” le difese aeree NATO con i missili Oreshnik. Gli smacchi recenti hanno ulteriormente indurito lo zar, dicono gli analisti. Chi parla di pace vicina rischia di sbagliarsi di grosso.
Continua a leggere su "Fanpage"