Il Cremlino cambia i toni, con la nuova amministrazione Usa. Ma la realtà delle trattative rimane incerta e le tensioni potrebbero salire. Aperture reciproche per negoziati sul controllo delle armi atomiche. “Ma Trump non è Reagan”, dice a Fanpage.it il diplomatico del disarmo Alberque. E a Mosca non c’è un Gorbachev.
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