Il divieto a manifestare imposto per domani al corteo convocato a Roma da alcune sigle palestinesi è un errore, che rischia di aumentare i problemi di ordine pubblico e mette un'ipoteca pesante per chiunque voglia esprimere le proprie idee contro la guerra. Questo nonostante le parole d'ordine di alcuni dei manifestanti per i quali "il 7 ottobre 2023 è la data di una rivoluzione".
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