Con il barile sopra i 110 dollari, nel secondo trimestre Exxon Mobil, Shell, Chevron e Total hanno fatto profitti per oltre 50 miliardi. La prima ha generato in sei mesi un flusso di cassa disponibile (la differenza tra entrate da attività operative e uscite per investimenti) superiore a quello di Alphabet, un risultato straordinario secondo gli analisti. C'entra anche il fatto che prima del boom i progetti di spesa erano stati ridotti all'osso. Risultato: nel semestre nero dell'indice S&P 500 i dieci titoli con le migliori performance sono tutti di compagnie energetiche L'articolo Con la guerra arriva la rivincita dei big del petrolio: nelle tasche degli azionisti 23 miliardi in tre mesi. E in Borsa sbaragliano i titoli tech proviene da Il Fatto Quotidiano.
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