Mentre in Georgia il partito al potere sceglie un ex calciatore dell’estrema destra putinista come capo dello Stato, le proteste contro la deriva autoritaria si intensificano. Denunce di violenze, arresti arbitrari e torture. 'Non riconosco più il mio Paese', racconta a Fanpage.it il giornalista Lekso Keshelashvili, vittima dei pestaggi.Continua a leggere
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