"Non penso che la Russia sia una minaccia per il mondo. Per gli italiani la minaccia sono i troppi clandestini che, anche grazie all'inerzia dell'Unione Europea, sono entrati in casa nostra". Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, parlando alla stampa a Bruxelles. "Se noi dessimo retta la commissaria Kallas saremmo in guerra. Io ho un figlio di 21 anni, non voglio mandarlo in Ucraina perché la signora Kallas ha voglia di guerra. Con tutto rispetto ci vada lei", ha aggiunto Salvini. "L'obiettivo è fermare le armi che in questo momento stanno ammazzando sia sul fronte ucraino, che è la parte aggredita che sul fronte russo, che è la parte che ha aggredito. Quindi o andiamo avanti altri tre anni a contare i morti oppure proviamo a fermarli", ha concluso Salvini.
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