Un drone è stato lanciato contro la residenza privata del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Alcune fonti israeliane attribuiscono la responsabilità all’Iran. Poche ore prima un raid israeliano ha colpito un campo di rifugiati a Jabalia provocando 33 morti e 85 feriti, molti donne e bambini. Ventimila persone in fuga. Sotto assedio anche i tre ospedali della Striscia: il conto dei morti è salito a 50. Medici senza frontiere: «Assistiamo a una punizione collettiva imposta ai palestinesi». L’Idf continua a colpire Libano e Gaza
Continua a leggere su "Il Sole 24 Ore"