Grazie alla “collaborazione e alla condivisione delle informazioni”, Taiwan ha costruito una “fortezza” contro i tentativi di infiltrazione e contro la guerra cognitiva da parte “di attori stranieri”, un modo garbato per dire: Cina. E’ la costruzione di questa resilienza che “ci permette di assorbire gli choc, adattarci alle pressioni e di emergere più forti”, ha detto qualche giorno fa al Summit delle democrazie di Copenhaghen Tsai Ing-wen, ex presidente di Taiwan e oggi uno dei volti più conosciuti della difesa delle democrazie liberali nel mondo. In un perfetto inglese, alla platea che ogni anno si riunisce nella capitale danese per opera all’ex segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, fondatore e presidente della Fondazione Alliance of Democracies, Tsai ha definito quella che ha costruito negli anni di presidenza a Taiwan “l’impalcatura dell’autonomia sostenibile”. Il messaggio di Tsai nel suo tour europeo – è stata in Lituania, e dopo la Danimarca andrà nel Regno Unito – è che l’attacco alle democrazie liberali è composto da varie minacce, e vanno considerate tutte assieme, mai in modo isolato. Un elemento che anche oggi non è chiaro a tutti in Europa. Taiwan convive da anni con il pericolo di un’invasione militare da parte della Cina, ma Pechino fa pressioni sull’isola de facto indipendente in molti modi, anche con l’influenza diplomatica, con la coercizione economica, la disinformazione e i reclutamenti. Non c’è un posto dove si avverta più esplicitamente la minaccia cinese. Da quando non è più presidente di Taiwan, Tsai è diventata una specie di diplomatica speciale: non ha incarichi governativi formali, e questo le permette di andare dove vuole – senza la solita lettera di protesta da parte dei funzionari di Pechino – e soprattutto di incontrare anche membri delle istituzioni straniere. Sin dallo scorso anno, ha effettuato almeno due tour europei per parlare ai leader dell’Unione, e non solo, del suo modello di difesa della democrazia taiwanese. L’Europa, spesso, quando parla Tsai dovrebbe prendere appunti.
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