Da Coca Cola e Nestlé, da Barilla a Ferrero: i grandi gruppi sono rimasti in Russia. E con le loro tasse finanziano un terzo delle spese militari di Mosca
Sono oltre 2mila le aziende occidentali che non hanno mai smesso di fare affari in Russia. Nutrita la pattuglia italiana, che comprende pure Perfetti, Campari, Marcegaglia, Smeg, Mapei, De Longhi, Safilo, Benetton, Geox e Calzedonia
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19/02/2025 07:03
Il Fatto Quotidiano