Un film amaro, spietato, recitato con una naturalezza infantile e preziosa. Oggettivamente un unicum nella storia del cinema che, ogni volta, si rinnova con deviazioni più o meno ispirate in fase di raccolta informazioni dalla realtà (qui minori stranieri isolati in esilio) e scrittura modello neorealismo italiano del dopoguerra L'articolo Tori e Lokita, l’ennesimo pugno nello stomaco dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne proviene da Il Fatto Quotidiano.
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