“È già successo per il presidente della Liberia e può ripetersi”. Leila Sadat, dal 2012 “consulente speciale” della Corte, di rientro dall’Aja spiega a Fanpage.it la portata del mandato di arresto contro il presidente russo. Intanto “le indagini continuano e altri provvedimenti potrebbero esser presi”, secondo il portavoce della procura. Che non esclude si arrivi a contestare a Putin il crimine di genocidio.Continua a leggere
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