Yulia M. ha 28 e viene da un villaggio oggi controllato dai filorussi. Oggi organizza per Medici senza frontiere il supporto sanitario a ridosso della prima linea del conflitto. "Dal 2014 le tensioni hanno influito sui miei genitori, che si sono lasciati. L’odio etnico? Bufala colossale. Mosca ha usato la sua influenza su parte della popolazione per trasformare la gente in carne da cannone" L'articolo “Per colpa della guerra mio padre, ucraino, e mia madre, russa non si parlano più. Nel Donbass gli uomini illusi di diventare eroi” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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